“Slevin – Patto Criminale”

Negli ultimi 60 giorni, oltre alla guerra, con una serie di “mosse Kansas City” tutti siamo stati più volte spiazzati. Cos’è una mossa Kansas City?!? Ce lo spiega Bruce Willis nel film del 2006 'Slevin - Patto criminale' quando dice testualmente: “se tutti guardano a sinistra, il vero evento sta accadendo a destra”.

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Editoriale EAV14

di Fritz Walter | Diciamoci la verità. Questo 2022, commercialmente parlando, è troppo bello per essere vero. Fatturato e ordini non trovano sosta; dopo 18 mesi già di vacche grasse il Q1 22 è in assoluto il miglior trimestre che l’elettronica nazionale (e internazionale) abbia mai registrato. C’è voluta una guerra alle porte dell’Europa che conta per raffreddare (forse) gli animi del mercato; ma soprattutto ci ha pensato l’impreparazione che l’attuale classe politica mondiale ha mostrato nei confronti di questo non inaspettato conflitto tra Russia e Ucraina con tutte le relative conseguenze economiche, che a cascata questi ha riversato sulla popolazione italiana ed europea nella sua quasi totalità.

Negli ultimi 60 giorni, oltre alla guerra, con una serie di “mosse Kansas City” tutti siamo stati più volte spiazzati. Cos’è una mossa Kansas City?!? Ce lo spiega Bruce Willis nel film, che dà titolo a questo editoriale quando dice testualmente: “se tutti guardano a sinistra, il vero evento sta accadendo a destra”. Non avete capito? Una mossa Kansas City è un vecchio nome convenzionale per designare un tipo di truffa in cui la vittima è convinta di sapere che il truffatore stia tentando di imbrogliarla. Detto altrimenti, si basa sul fatto che la vittima sia (o si creda) talmente furba da finire col fregarsi da sola.

Qualche esempio? Beh, se guardiamo a quello che ci tocca personalmente, la proposta giunta direttamente da Kiev da parte del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che ha chiesto ai potenti del G7 di mettere l’embargo al gas e al petrolio russo. Peccato che, contestualmente, esista un flusso di denaro giornaliero che transita da Mosca verso l’Ucraina come royalties per il passaggio del gas verso l’Europa occidentale, attraverso i gasdotti Soyuz e Fratellanza, quantificabile in decine di milioni di dollari. Come sono decine di milioni di dollari (e non di rubli) i soldi che fanno la strada inversa per l’acquisto di gas con assegni firmati “Presidente Zelensky”. Quindi, ci chiedono di non acquistare gas, petrolio e magari grano russi, mettendo in ginocchio tutte le attività produttive nonché le famiglie che comprano il pane e allo stesso tempo di non vendergli auto di lusso e borse griffate. Geniale!

Rimanendo nel giardino di casa, abbastanza emblematico è stato l’approccio che i vari Conte, Letta e Meloni hanno avuto nei confronti dell’esecutivo targato Draghi in riferimento alla proposta di aumentare le spese militari. Andando per ordine. Giuseppe Conte, dopo aver alzato le barricate, ha abbassato la cresta quando super Mario, salito di fretta e furia al Quirinale facendo temere il peggio, gli ha snocciolato numeri a dimostrazione che sia il suo governo gialloverde che quello giallorosso avevano aumentato le spese militari più dei governi precedenti. Enrico Letta, il meno sinistroide dei segretari del partito democratico a memoria d’uomo (e poi c’era chi si lamentava di Renzi) è accusato da buona parte dei suoi elettori di aver perso quei valori della pace che hanno sempre contraddistinto il Partito Democratico e di essere diventato troppo filoamericano o filo-Nato, come gridavano i poster che giganteggiavano per Roma nei giorni scorsi. Infine, Giorgia Meloni che, forte dei sondaggi che la vedono come il primo partito d’Italia nonostante sia l’unica all’opposizione, si è giocata alla grande le sue carte, anticipando tutti e muovendosi sul tema in sintonia con il governo, togliendo di fatto la terra da sotto i piedi del M5S. Quindi, tu voti a sinistra ed esponi la bandiera arcobaleno, poi ti trovi con il fucile tra le braccia. Coerente!

Detto questo, saranno i soliti pochi guerrafondai quelli che potranno brindare per una guerra, a mio avviso evitabile fin dall’inizio e che, come nel film di McGuigan, vedrà alla fine più vinti che vincitori.


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