Lemo: un viaggio da protagonista nella connessione

Lemo festeggia i primi 75 anni di attività nelle soluzioni per l’interconnessione. La continua ricerca di innovazione, qualità e affidabilità sono alla base di un successo che si concretizza con una leadership nel settore medicale e nella strumentazione.

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Lemo

di Laura Reggiani |

Quella di Lemo è una lunga storia di successo, ma soprattutto è un viaggio da protagonista nel mondo delle soluzioni per l’interconnessione. Fondata in Svizzera nel 1946 a Morges, sulle rive del lago di Ginevra, la società prende il nome dalle iniziali del fondatore, l’ingegnere Léon Mouttet. Nata per produrre contatti in metalli nobili e rari, l’azienda ha subito una grande trasformazione a partire dal 1957 con l’invenzione del connettore “Push-Pull”, arrivando poi a proporre un ricco portafoglio di soluzioni per l’interconnessione: con- nettori, cavi e servizi di assemblaggio.

Lemo Diego RomeoCon Diego Romeo, General Manager di Lemo Italia, abbiamo ripercorso le tappe fondamentali della società da quando è nata, nel 1946. “Sono molti i momenti che hanno caratterizzato e segnato il cammino di Lemo. Credo che una tappa fondamentale sia stata l’invenzione e il successivo brevetto del connettore Push-Pull. Un’altra tappa da ricordare, avvenuta negli anni Settanta, è quella relativa alla definizione di uno standard di connettori coassiali pensato e sviluppato per il Cern di Ginevra e ancora oggi utilizzato su tantissime applicazioni. Un altro momento a mio avviso importante è la creazione, nel 1985, del connettore per le telecamere per il broadcast, con fibra ottica, potenza e segnale, che è diventato uno standard e che ancora oggi è utilizzato su tutte le telecamere che fanno diretta televisiva”. Nel corso di questi 75 anni sono state portate avanti da Lemo anche diverse acquisizioni: “Tra quelle da citare c’è sicuramente quella di Redel, avvenuta nel 1984, che ci ha permesso di differenziarci e di entrare nel mondo dei connettori plastici, e nel 2014 quella di Northwire, società americana specializzata nella realizzazione di cavi standard, custom e medicali omologati Fda, con un forte orientamento alle soluzioni su specifica del cliente. Grazie a questa acquisizione siamo riusciti non solo ad aumentare la nostra penetrazione sul mercato americano, ma anche ad offrire ai nostri clienti un servizio unico di cablaggio e di soluzioni complete”.

Secondo i dati di Bishop & Associates, Lemo si posiziona ai vertici delle classifiche mondiali nel medicale e nel T&M, ma è presente anche in tutti i settori in cui sono necessari connettori innovativi, affidabili e di qualità: “I nostri connettori sono utilizzati in una grande varietà di applicazioni impegnative in numerosi settori, dall’automazione industriale alle telecomunicazioni. Vedo per il futuro degli spazi di crescita anche nell’ambito della robotica per la casa, e in quest’ottica stiamo già lavorando con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova a diversi progetti. Così come vedo interessanti prospettive nell’ambito del wearable e di tutto ciò che sarà indossabile, dalla maglietta all’orologio; anche in questo campo abbiamo diversi progetti aperti”.


L’articolo integrale è pubblicato sul Numero 8 di Elettronica AV


Una realtà globale a conduzione familiare

Lemo oggi è una realtà da 1.800 dipendenti, presente in tutto il mondo con 19 uffici commerciali nelle principali aree geografiche (ultima filiale aperta negli Emirati Arabi). La produzione, come ci spiega Diego Romeo, è organizzata in modo tale da garantire la massima indipendenza dai fornitori esterni: dalle materie prime ai prodotti finiti, oltre il 90% del processo è gestito internamente. Lo stabilimento in Svizzera si occupa di tutta la produzione, mentre quello in Ungheria solo dell’assemblaggio dei connettori plastici. In Europa, la logistica è affidata all’European Distribution Centre sito in Olanda, ad Haarlem, in una struttura all’avanguardia e futuristica, mentre per la logistica territoriale Lemo fa conto sui propri magazzini siti nelle principali location, Italia compresa. Tutte le filiali Lemo sono infatti dotate di un proprio magazzino che garantisce al cliente un supporto unico, attraverso il buffer stock e una gestione aperta degli ordini. L’azienda, ancora a conduzione familiare, è guidata oggi dalla famiglia Pesci che fa parte della terza generazione. Molti, come ci spiega ancora Romeo, i vantaggi: “Ho avuto esperienze in diverse aziende internazionali e posso assicurare che l’aria che si respira in Lemo è diversa, così come è diversa l’attenzione alle persone e di conseguenza l’attenzione al cliente. Senza dimenticare un’agilità, una flessibilità e una capacità di reazione difficile da trovare in altre aziende”, conferma Romeo. “In questo momento siamo impegnati in un processo di trasformazione in preparazione della quarta generazione e ci stiamo anche meglio strutturando per far fronte alle crescite che abbiamo registrato negli ultimi anni con la realizzazione di nuovi impianti produttivi e l’inserimento in azienda di nuove persone”.

Una forte presenza in Europa e in Italia

Pur essendo un’azienda globale, Lemo ha mantenuto un importante focus sull’Europa: “Il nostro continente di origine continua ad essere per Lemo un mercato fondamentale; non solo perché dall’Europa proviene un terzo del nostro business, ma perché è sede di importanti realtà molto attive nella Ricerca & Sviluppo e di una certa produzione ‘high level’ che rappresenta per noi uno sbocco fondamentale”. Per quanto riguarda l’Italia, Romeo ci conferma un particolare legame di Lemo con il nostro Paese: “Quella italiana, aperta nel 1964, è stata la prima filiale fondata fuori dalla Svizzera: sia l’attuale Ceo, Alessandro Pesci, che il precedente, il nonno Marcello Pesci, marito della figlia di Mouttet, sono di origine italiane e mantengono un legame con l’Italia molto forte”. In Italia Lemo opera con una struttura commerciale di otto persone che si occupano direttamente della vendita dei prodotti sul territorio. “Siamo una piccola realtà, dedita allo sviluppo commerciale e alla vendita, distributori di noi stessi. La casa madre preferisce da sempre lavorare direttamente con i clienti e in quest’ottica, e avendo la capacità di supportare tutti i clienti, dal piccolo al grande, non abbiamo mai creato partnership con i distributori paneuropei. Personalmente credo molto nel ruolo della distribuzione, ma il nostro è un prodotto diverso, che necessita di particolare specializzazione. Abbiamo comunque dei contratti con i principali distributori da catalogo globali, lavoriamo molto bene con gli specialisti come Pei Genesis e Powell, e in alcuni settori di nicchia, come il motor sport, abbiamo ottenuto ottimi risultati attraverso la distribuzione con Avio Race”.


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