L’intelligenza va in città: i dati dell’Osservatorio PoliMi

Secondo gli ultimi dati del PoliMi, il comparto della Smart City è in crescita. Nei Comuni aumentano i progetti esecutivi e si riducono le tradizionali barriere, anche se sono soprattutto le città sopra i 15.000 abitanti a dotarsi di tecnologie e soluzioni smart

127
città PoliMi

Ad aprile 2022 l’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano ha presentato dati incoraggianti sui progetti in corso per rendere le nostre città più intelligenti. Oggi sono in fase realizzativa un progetto su due e i principali ambiti applicativi sono la sicurezza e il controllo del territorio, la smart mobility e l’illuminazione pubblica (56%). La Smart City include però anche altri ambiti, per i quali l’elettronica è un fattore chiave: il monitoraggio dei consumi energetici e i sistemi di smart energy, il trasporto pubblico, l’automazione dei parcheggi, la gestione del ciclo dei rifiuti, la gestione efficiente dei luoghi pubblici, le reti idriche e, ultima ma non per importanza, la sicurezza delle reti informatiche sulle quali viaggiano sempre più dati, considerato il crescente numero di dispositivi e sistemi connessi.

Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio, commenta: “La Smart City continua a crescere in Italia e si afferma nel dibattito il modello di città data-driven, in cui l’interoperabilità dei dati, la collaborazione tra attori pubblici e privati e i problemi legati alla privacy diventano sempre più centrali. Segnali positivi arrivano dai Comuni, in cui aumentano i progetti esecutivi e si riducono le tradizionali barriere, ma emerge una forte differenziazione a seconda della dimensione della realtà urbana: sono soprattutto le città sopra i 15.000 abitanti a dotarsi di tecnologie e soluzioni smart”.

Una spinta alla realizzazione dei progetti arriva anche dal Pnrr, che vede il tema Smart City trasversale a tre delle Missioni in cui è articolato: la Missione 1 di Digitalizzazione, che promuove progetti di Mobility as a Service, la Missione 2, che riguarda Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica, e la Missione 5, che prevede investimenti nella cosiddetta Rigenerazione Urbana.

Secondo la stima dall’Osservatorio, i finanziamenti dedicati alle città intelligenti superano i 10 miliardi di euro, risorse che potranno essere utilizzate, ad esempio, per sviluppare trasporti pubblici locali più sostenibili, rafforzare le infrastrutture di ricarica elettrica e riqualificare edifici pubblici, come scuole, sedi giudiziarie e unità abitative pubbliche.


Potrebbe interessarti anche:

Pennati, Anie: il legame tra Smart City e IoT è sempre più stretto

Gli italiani e le città intelligenti

Sensori per migliorare i servizi in città: Celte presenta le soluzioni Milesight

Articolo precedenteGli italiani e le città intelligenti
Articolo successivoArrow: ecco come affrontiamo le sfide del mercato dell’elettronica

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui