di Ron Bishop | Settembre è stato un mese importante dal punto di vista finanziario. La Federal Reserve ha recentemente annunciato un taglio di mezzo punto dei tassi di interesse e la Banca Centrale Europea ha effettuato una riduzione di un quarto di punto dei tassi di interesse, segnando la sua seconda riduzione del tasso di deposito quest’anno. In primo luogo, in genere, tali azioni suggeriscono che l’inflazione sta rallentando e si sta avvicinando al tasso del 2%, obiettivo della Fed e della Bce. In secondo luogo, i tagli dei tassi suggerirebbero anche che l’economia sta rallentando e ha bisogno di una spinta per evitare il malessere economico e potenzialmente una recessione.
Costi elevati per l’industria dei connettori
Queste informazioni sembrano essere controintuitive rispetto a quelle acquisite da Bishop & Associates. L’industria dei connettori non sta infatti registrando una riduzione dei costi. Il costo della manodopera è ancora elevato e i costi delle materie prime continuano ad aumentare. Come mostrano le tabelle, su base annua le materie prime sono aumentate del +6,0%. Su base sequenziale, da trimestre a trimestre, sono aumentate invece del +7,0%. Siamo convinti che i problemi di inflazione continuano a impattare il settore dei connettori, soprattutto per quanto riguarda le materie prime. Di conseguenza, i tagli dei tassi non contribuiranno certo a ridurre i costi delle materie prime.
Una domanda letargica
Negli ultimi due mesi, la domanda di connettori è diventata letargica, diminuendo in alcune regioni e mostrando una crescita a una cifra in altre. La riduzione dei tassi potrebbe stimolare la domanda economica. Il costo, tuttavia, non è l’unico problema che Stati Uniti ed Europa stanno affrontando con le materie prime. Più importanti ancora sono le restrizioni commerciali imposte alle seguenti materie prime: terre rare, antimonio, magnesio, germanio, gallio, litio e grafite. Gli elementi delle terre rare sono un gruppo di 17 elementi metallici che richiedono una lavorazione e una raffinazione rigorose. Secondo l’U.S. Geological Survey, il 72% degli elementi delle terre rare utilizzati negli Stati Uniti viene importato dalla Cina. In Europa questo numero è ancora più alto, con l’Istituto economico polacco che afferma che “il 98% della domanda di elementi di terre rare dell’UE è soddisfatto dalla Cina”. Come indicato dall’USGS, “gli elementi delle terre rare e i metalli rari sono ingredienti chiave per vetro, luci, magneti, batterie e convertitori catalitici, e sono utilizzati in tutto, dai telefoni cellulari alle automobili”.
Uno sguardo alle materie prime
Antimonio | Con gli Stati Uniti che importano quasi il 50% di questa materia prima dalla Cina e l’Europa oltre il 50%, l’antimonio viene utilizzato per aumentare la forza, la durezza e la resistenza alla corrosione di leghe come il piombo, il rame e lo stagno. Attualmente utilizzato in una varietà di applicazioni che vanno dai componenti automobilistici (usati nelle frizioni e nei freni) ai tubi metallici, è un componente chiave delle attrezzature militari come occhiali per la visione notturna, sensori a infrarossi, razzi, produzione di armi nucleari e munizioni. Poiché è uno scarso conduttore di calore, un’ulteriore applicazione dell’antimonio è il composto chimico triossido di antimonio (Sb2O3). Inserito chimicamente o mescolato fisicamente in una varietà di materiali, l’Sb2O3 è utilizzato in vernici, tessuti, plastiche, gomme, tute di sicurezza, per rendere i materiali resistenti alla diffusione delle fiamme.
Magnesio | La domanda di magnesio negli Stati Uniti, che ne importa oltre il 50% dalla Cina, è aumentata nell’ultimo decennio, così come in Europa, dove oltre il 90% del fabbisogno di magnesio è soddisfatto dalla Cina. Molto utilizzato per la sua capacità di ridurre il peso, senza sacrificare la resistenza, è comunemente impiegato nei componenti di aerei e missili, negli utensili elettrici portatili, nelle ruote, nei blocchi motore e negli alloggiamenti degli autoveicoli, nei macchinari per la stampa e il tessile, nei computer portatili, nei Tv e nei telefoni cellulari. Oltre a ridurre il peso, la lega di magnesio, come afferma l’International Magnesium Association, ha “una capacità di smorzamento delle vibrazioni che è vantaggiosa nelle applicazioni in cui è necessario ridurre le forze interne dei componenti ad alta velocità”.
Germanio, gallio e grafite | Non avendo una produzione nazionale, gli Stati Uniti dipendono in larga misura dalla Cina per la fornitura di germanio, gallio e grafite, così come l’Europa. Secondo le stime, nel 2023 la Cina avrebbe fornito il 94% di tutto il gallio, l’83% del germanio e il 65% della grafite. Il germanio è riconosciuto per le sue proprietà ottiche ed elettriche, che lo rendono ideale per l’uso in semiconduttori, celle solari e fibre ottiche. Il gallio è utile per la sua capacità di lavorare bene ad alte temperature, che lo rende perfetto per applicazioni elettroniche come semiconduttori e transistor. La grafite, per la sua capacità di condurre l’elettricità e di non fondere a temperature estremamente elevate, trova applicazione nelle fonderie, nelle guarnizioni dei freni e nelle batterie.
Preoccupazione per il 2025
Sebbene Bishop ritenga che i prezzi delle materie prime rimarranno abbastanza stabili fino alla fine del 2024, c’è qualche preoccupazione per il 2025 e oltre. Ciò è particolarmente vero se si considera che delle 33 diverse materie prime classificate come critiche nella produzione, sia per applicazioni energetiche, automobilistiche o di difesa, 19 di queste, ovvero circa il 74%, provengono principalmente da un solo Paese, la Cina. E non si tratta solo di materie prime: nel caso dei superabrasivi, che sono diamanti industriali e prodotti correlati utilizzati per smerigliare o tagliare metalli ad alta tempra e materiali naturali come il granito, non solo i prezzi sono raddoppiati negli ultimi anni, ma anche la tecnologia utilizzata per costruire le attrezzature e gli equipaggiamenti che incorporano queste tecnologie sono soggetti a restrizioni. Sebbene tutte le materie prime sopra menzionate non influiscano direttamente sulla produzione e sul prezzo dei connettori, il loro effetto indiretto non può essere ignorato. La Cina rimarrà il principale consumatore di connettori e la sua importanza in questa posizione non può essere trascurata, ma la dipendenza del mondo da questo Paese per le materie prime e la tecnologia potrebbe andare in una nuova direzione.
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