L’intelligenza artificiale è diventata un potente strumento di trasformazione del settore industriale. In un contesto in cui l’obiettivo è quello di aumentare la produttività e la competitività, il 67% delle aziende industriali sta già utilizzando l’IA e la visione artificiale per realizzare prodotti, in particolare per ottimizzare la produzione. È quanto emerge dal rapporto Ascendant di Minsait (Indra) che, con il titolo “AI: radiografia di una rivoluzione in corso”, analizza il suo grado di adozione nelle aziende private e nelle istituzioni pubbliche. “Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione guidata dall’IA generativa e il settore industriale non è estraneo a questo cambiamento. L’intelligenza artificiale ha il potenziale per guidare la trasformazione digitale e la crescita del business, fornendo alle aziende che la adottano un vantaggio competitivo e la possibilità di esplorare nuove opportunità di innovazione e sostenibilità. Per questo motivo è fondamentale che l’industria adotti un approccio strategico e faccia gli investimenti necessari per la sua corretta adozione”, afferma Sergio Scornavacca, Direttore del mercato Industria di Minsait in Italia. Lo studio rivela che sei aziende industriali su dieci integrano già l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità e la sicurezza fisica dei propri dipendenti attraverso controlli digitali, test e riconoscimento di difetti basati su immagini. Un’altra applicazione riguarda la gestione della catena di approvvigionamento, dove l’intelligenza artificiale è già in grado di prevedere i blocchi della logistica o di gestire le scorte in tempo reale. Di fatto, alcune aziende riescono già a ridurre i costi di stoccaggio fino al 10%. In questo senso, l’ottimizzazione delle operazioni e il risparmio dei costi sono la motivazione principale per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per il 68% delle aziende intervistate.
Tuttavia, l’utilizzo dell’IA non sta avendo un impatto profondo solo sui processi produttivi, ma anche sul processo decisionale strategico basato sui dati, fondamentale per il 25% delle aziende. L’acquisizione di dati massicci in tempo reale permette di identificare tendenze e modelli, migliorando la capacità di innovazione e di adattamento del settore. Questi progressi stanno riducendo il margine di errore e migliorando la qualità dei prodotti, che a sua volta si traduce in una maggiore soddisfazione dei clienti e in una riduzione dei costi lungo tutta la catena di fornitura.
Ci sono però ancora barriere da superare per garantire una corretta adozione e integrazione: la difficoltà di identificare casi d’uso che generano realmente valore aggiunto, la mancanza di infrastrutture tecnologiche e la mancanza di visione da parte del senior management, la mancanza di competenze e l’instabilità normativa.
Ad ogni modo il settore, secondo le conclusioni dell’analisi di Minsait, si sta dirigendo verso un futuro in cui le aziende continuano a investire nell’IA basata sugli analytics e nello sviluppo di copiloti che contribuiscono a creare i propri casi d’uso differenziati per il loro business. In questo senso, tecnologie come i digital twin faciliteranno le simulazioni e il monitoraggio delle operazioni, consentendo una produzione di prodotti molto più accurata e la risoluzione dei problemi quando si verificano difetti in questi processi.
Chi è Minsait
Minsait è una società della holding Indra (www.minsait.com) che opera negli ambiti della Digital Transformation e delle Information Technologies. In Italia, dove conta più di 3.000 professionisti, ha localizzato il proprio centro di eccellenza globale per le tecnologie Customer Experience. Ha sedi a Napoli, Matera e Bari.