Porte aperte all’innovazione con ADI Catalyst

Analog Devices accelera l’innovazione con ADI Catalyst, un hub tecnologico sito a Limerick, in Irlanda, che ha l’obiettivo di risolvere i problemi tecnologici più complessi dei clienti europei attraverso la collaborazione.

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di Laura Reggiani |

ADI Catalyst team

Oltre 30 redattori tecnici e giornalisti europei hanno partecipato lo scorso ottobre alla presentazione dell’ADI Catalyst, una struttura di circa 10mila metri quadri, situata a Limerick, nel Mid-West irlandese, dedicata a supportare l’innovazione e la collaborazione con i clienti, un hub di condivisione unico, che consente la co-creazione di tecnologie e soluzioni innovative a un ritmo accelerato. 

L’innovazione tecnologica si fa infatti sempre più complessa e richiede conoscenze e competenze in una serie infinita di campi per riuscire a soddisfare le esigenze di un mercato più che mai dinamico. ADI Catalyst, una piattaforma unica per la co-creazione, l’innovazione e l’ispirazione, permette tutto questo.

Adi Catalyst, un catalizzatore per l’innovazione

ADI Catalyst internoPer la realizzazione di ADI Catalyst, inaugurato ufficialmente a marzo 2022, Analog Device ha previsto un investimento di 100 milioni di euro, sostenuto anche dal governo irlandese tramite IDA Ireland, in cui rientra non solo la realizzazione della struttura, ma anche l’implementazione delle tecnologie e l’assunzione di personale con le necessarie competenze: l’iniziativa dovrebbe portare alla creazione di 250 nuovi posti di lavoro entro il 2025 e stimolare la formazione degli ingegneri del futuro. La struttura, di circa 10mila metri quadri, è situata nel Campus Raheen Business Park di Limerick ed è un acceleratore tecnologico che permette a clienti, partner commerciali e fornitori l’interazione con Analog Devices per il rapido sviluppo di soluzioni d’avanguardia in diversi settori. L’uso di tecnologie all’interno di ambienti simulati e in applicazioni reali permette infatti di velocizzare lo sviluppo e l’adozione di soluzioni innovative. L’attività di ADI Catalyst si focalizza principalmente sullo sviluppo di soluzioni e innovazioni di intelligenza artificiale abilitate dal software, dedicate a settori come Industria 4.0, mobilità elettrica, energia sostenibile, connettività di prossima generazione e molto altro.

Semplificare le attività dei clienti con ADI Catalyst

La giornata di lavori è stata aperta da Martin Cotter, presidente di ADI per l’area Emea. “Il nostro compito”, ha spiegato, “è quello di semplificare le attività dei nostri clienti, ai quali chiediamo di guidarci nei loro problemi e di spiegarci le loro esigenze, per raccogliere insight sulle applicazioni, con l’obiettivo di accelerare l’open innovation. In uno scenario caratterizzato da machine learning, intelligenza artificiale e AI generativa, i semiconduttori, sempre più pervasivi, rappresentano il cuore dell’innovazione e sono necessari per produrre un vero impatto sulle applicazioni finali”.

Tra i settori applicativi finali citati da Cotter, che continuano ad essere molto forti in Europa e con le migliori potenzialità di sviluppo, ci sono, in primo piano: l’industriale, con la nuova frontiera delle fabbriche completamente digitali; l’automotive, con l’elettrificazione dei veicoli e la guida autonoma; l’healthcare, un segmento in forte crescita. “Tutte queste applicazioni stanno subendo una profonda trasformazione a causa dell’intelligenza artificiale e su questo stiamo lavorando in Catalyst”. 

Un approccio basato sull’open innovation

Mike Morrissey, direttore di ADI Catalyst, ha spiegato in dettaglio il nuovo approccio basato sull’open innovation. “Il centro Catalyst è un incubatore per l’innovazione dei nostri clienti, è un ambiente di ricerca e sviluppo focalizzato sulla formazione di partenariati collaborativi nella tecnologia, sullo scambio di idee, sulla creazione di laboratori reali e sullo sviluppo di soluzioni innovative. Si tratta di un nuovo approccio di partnership che guarda al futuro, e che consente di aiutare i clienti a risolvere le loro sfide. All’interno di queste mura, le aziende possono creare tecnologie e soluzioni rivoluzionarie e raggiungere traguardi prima impossibili”.

La struttura in continua espansione, come spiega sempre Morrissey, è unica in Europa e rappresenta un investimento per il futuro dell’innovazione: “Si tratta di un investimento molto importante per ADI ma anche per i clienti che hanno creduto nel nostro progetto mettendoci a disposizione le tecnologie e le persone”. In questo press tour abbiamo anche potuto vedere come la teoria diventa realtà, assistendo a interessanti presentazioni con banchi di prova di progetti reali. I portavoce dell’azienda hanno presentato soluzioni tecnologiche all’avanguardia realizzate da ADI in collaborazione con alcuni clienti partner, tra cui Munich Electrification, Johnson & Johnson, Marvell, Vodafone, Intel e Varjo.

Un impegno concreto per l’Europa

ADI è presente in Irlanda, dove impiega oltre 1.300 persone, dal 1976. Qui ha scelto di avviare il suo hub produttivo, qui ha sede l’European Research and Development Center, centro con una consolidata reputazione in tecnologie d’avanguardia che vanta oltre 1.000 brevetti, e qui ha stabilito anche la propria sede centrale europea.

“Quest’ultimo investimento” ci spiega in conclusione Morrissey, “non è che un’ulteriore prova dell’attenzione da parte dell’azienda nel promuovere l’innovazione, ma anche una conferma dell’impegno a lungo termine per l’Europa. Scegliendo di ampliare le operazioni a Limerick, Analog Devices si è trovata in una regione con un ecosistema commerciale dinamico, una solida esperienza nelle attività globali e una forza lavoro qualificata e di talento garantita dalle università locali”. 

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