Quando la domotica va oltre il comfort: un’applicazione Nice

Insieme a Gruppo Polis e all’associazione Informatici Senza Frontiere nell’ambito del programma Casa Dolce Casa, vincitore del bando di coprogettazione indetto dall'Ulss 6 Euganea per avviare percorsi di vita indipendente per persone con disabilità intellettiva, Nice ha implementato un sistema di supporto domestico basato su sistemi Smart Home

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Nice Casa Dolce Casa

Nice è una multinazionale italiana di riferimento internazionale nell’Home Automation, Home Security e Smart Home, che vende i propri prodotti in oltre 100 Paesi. Tra i progetti realizzati dall’azienda di Oderzo (TV) ce n’è uno, recente, che mostra come la domotica possa rendere più intelligente il contesto abitativo di persone con disabilità e dare a queste ultime maggior indipendenza e autonomia. Insieme a Gruppo Polis e all’associazione Informatici Senza Frontiere nell’ambito del programma Casa Dolce Casa, vincitore del bando di coprogettazione indetto dall’Ulss 6 Euganea per avviare percorsi di vita indipendente per persone con disabilità intellettiva, Nice ha implementato un sistema di supporto domestico basato su sistemi Smart Home e finalizzato alla riduzione dei rischi domestici, alla semplificazione delle possibilità di comunicazione con l’esterno e all’interazione tra assistiti e caregiver.

L’applicazione interessa due appartamenti con quattro abitanti ciascuno e comprende in totale 48 dispositivi di FIBARO, il brand Nice dedicato alla smart home, che, coordinati in maniera totalmente integrata, pratica e comoda dal gateway Home Center 3, permettono la funzione di monitoraggio e l’invio di segnalazioni in entrambi gli appartamenti. La rete di sensori posti nei locali è in grado di monitorare alcune situazioni critiche: finestre e porte, anche degli elettrodomestici, lasciate aperte, presenza di fumo o fuoco, perdite d’acqua in bagno, variazioni anomale della temperatura o luci lasciate accese. La funzione più importante è quella del monitoraggio notturno: dalle 23 alle 7.30 i sensori registrano i movimenti degli inquilini, segnalando su Telegram, via mail o app e dashboard FIBARO se, dopo un tempo prestabilito, gli abitanti della casa non ritornano nelle proprie stanze.

Come spiega Stefano Michelon, educatore professionale e responsabile del progetto Casa Dolce Casa: “Gli inquilini possono comunicare tra loro o con gli operatori, le famiglie e i volontari attraverso video schermi; possono usare i dispositivi per calendarizzare appuntamenti personali, compilare la lista della spesa, avviare timer per controllare la cottura delle pietanze, fissare promemoria di gruppo sulle attività domestiche da svolgere negli appartamenti fino a funzioni più ludiche come ascoltare musica, consultare il meteo, ricevere informazioni e news in base alle proprie passioni, giocare insieme rispondendo a quiz, e così via”.


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