Vitesco Technologies, con sede a Ratisbona, in Germania, è uno dei principali produttori internazionali di moderne tecnologie di azionamento e soluzioni di elettrificazione. L’azienda si è assicurata capacità strategicamente importanti nei semiconduttori di potenza in carburo di silicio ad alta efficienza energetica attraverso una partnership di fornitura a lungo termine con Rohm, del valore di oltre un miliardo di dollari, fino al 2030. Nel 2022, Vitesco Technologies ha generato un fatturato di circa 9,07 miliardi di euro e impiega una forza lavoro di circa 38.000 dipendenti in 50 sedi.
La partnership di sviluppo con il produttore ROHM, iniziata nel 2020, ha creato le basi per la collaborazione siglata a Ratisbona. Gli inverter avanzati di Vitesco Technologies con chip Rohm SiC integrati saranno adottati da due clienti, per essere applicati all’interno dei propulsori dei veicoli elettrici. Vitesco Technologies inizierà a fornire un progetto di prima serie già nel 2024, in anticipo rispetto alla tempistica inizialmente prevista.
“L’accordo di partnership di fornitura con ROHM è un elemento importante per garantire le capacità SiC di Vitesco Technologies negli anni a venire”, ha dichiarato Andreas Wolf, Ceo di Vitesco Technologies, alla cerimonia della firma a Regensburg. “Finora abbiamo avuto un’esperienza molto positiva nella nostra cooperazione allo sviluppo e ora non vediamo l’ora non solo di continuarla, ma anche di intensificarla ulteriormente”.
Kazuhide Ino, membro del consiglio di amministrazione, amministratore delegato e CFO di Rohm, ha aggiunto: “Nel mercato automobilistico in forte crescita, il SiC è un pioniere per una maggiore efficienza. Con una quota di mercato superiore prevista di oltre il 30%, siamo fortemente posizionati qui e abbiamo acquisito un partner strategico in Vitesco Technologies per un’ulteriore penetrazione del mercato”.
A tutto SiC
I dispositivi SiC consentono la progettazione di elettronica di potenza particolarmente efficiente, come quella necessaria per gli inverter delle auto elettriche. I chip SiC sono una tecnologia chiave, in particolare per le alte tensioni e per i veicoli con obiettivi di autonomia impegnativi e un’efficienza complessiva ottimale. Durante la partnership di sviluppo con ROHM, i relativi chip SiC sono stati ulteriormente ottimizzati per l’uso negli inverter automobilistici a partire dal 2024. Il carburo di silicio appartiene ai cosiddetti semiconduttori ad ampia banda proibita, la cui ampia banda proibita (semplificata: il divario energetico tra lo stato non conduttivo e lo stato conduttivo degli elettroni nel materiale) consente una minore resistenza elettrica, chip di commutazione rapidi e a bassa perdita per elettronica di potenza. Allo stesso tempo, i chip SiC sono più resistenti termicamente e consentono di aumentare la densità di potenza dell’elettronica.
Grazie a queste caratteristiche, l’elettronica SiC ha perdite di conversione ridotte rispetto al silicio convenzionale (Si). Soprattutto a livelli di alta tensione come 800 V, gli inverter SiC sono più efficienti dei modelli Si. Poiché 800 V è il prerequisito per una ricarica ad alta tensione rapida e quindi conveniente, i dispositivi SiC sono all’inizio di un boom mondiale. Anche le perdite di conversione ridotte nell’inverter sono significative per l’efficienza complessiva della guida elettrica e quindi per l’autonomia.
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