di Ajit Manocha* | Prima della pandemia, ho scritto che per troppo tempo i semiconduttori sono stati dati per scontati, sottovalutati e poco riconosciuti. Oggi, in seguito alla carenza di chip e alle interruzioni della supply chain che hanno messo a dura prova molte aziende, l’industria dei semiconduttori è diventata la stella più splendente nel firmamento dell’economia.
I governi di tutto il mondo, più che mai consapevoli dell’importanza fondamentale dei chip per la loro prosperità economica e per la sicurezza nazionale, stanno cercando di avvantaggiarsi nel costruire le loro catene di approvvigionamento di semiconduttori per garantire una fornitura ininterrotta anche nei momenti peggiori. Le crescenti tensioni geopolitiche hanno solo aggiunto benzina sul fuoco. Mentre ci si concentra sulle promesse dell’Intelligenza Artificiale come motore di applicazioni trasformative, al ruolo centrale dei semiconduttori volto ad accelerare la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale, viene, ancora una volta, prestata poca attenzione.
Le opportunità di crescita dei semiconduttori
Le opportunità di crescita del settore dei semiconduttori sono abbondanti e pronte per essere colte. Mentre l’industria globale ha registrato un calo di circa il 10% arrivando a 520 miliardi di dollari nel 2023, i segnali indicano un ritorno alla crescita nel 2024 con proiezioni degli analisti che vanno da un aumento dal 9% al 16%. Il team di Market Intelligence di SEMI prevede, inoltre, che i segmenti delle apparecchiature e dei materiali per semiconduttori si riprenderanno dai cali riportati nel 2023. Come molti, rimango ottimista sul fatto che il settore raggiungerà i 1.000 miliardi di dollari verso la fine di questo decennio. La domanda in rapida crescita di una vasta gamma di tecnologie dirompenti e applicazioni emergenti, dall’Intelligenza Artificiale, ai veicoli autonomi ed elettrici, dall’informatica ad alte prestazioni al 6G fino alle auto autonome, alimenterà questa espansione storica. Per sostenere la prevista crescita del settore, secondo il nostro ultimo rapporto, tra il 2022 e il 2026 dovrebbero entrare in funzione 109 nuove fabbriche. Ben 89 di queste hanno già iniziato l’attività, l’attrezzatura o la costruzione, e ovviamente saranno necessarie altre fabbriche entro la fine del decennio per supportare la crescente domanda di chip.
Gli ostacoli che si frappongono
Naturalmente, l’industria dei semiconduttori dovrà superare notevoli ostacoli nel suo percorso verso il raggiungimento dei mille miliardi di dollari, e molti di essi sono esacerbati dalla spinta ad aggiungere capacità produttiva. Tra questi ostacoli troviamo prima di tutto il divario dei talenti: il settore rimane nella morsa di uno “shortage” di talenti a livello globale e sarà difficile trovare il milione di lavoratori di cui si avrà bisogno entro il 2030.
In secondo luogo, va considerata la pressione sulla sostenibilità: investitori, clienti, agenzie governative, talenti eccellenti e altri stakeholder chiave si aspettano che il settore compia progressi sugli obiettivi di sostenibilità, sulla riduzione delle emissioni di gas serra, del consumo di energia e acqua, nonché dell’uso di sostanze chimiche pericolose. Terzo aspetto da considerare le interruzioni delle catene di fornitura: con le supply chain dei semiconduttori globali, complesse, interdipendenti e sensibili alle interruzioni, le tensioni geopolitiche, il cambiamento climatico e altri fattori si aggiungono alle altre sfide. Infine, il panorama geopolitico e normativo: i governi di tutto il mondo riconoscono l’importanza strategica della produzione di chip per le loro economie e la sicurezza nazionale. Gli operatori del settore devono però dedicare più tempo e sforzi per orientarsi tra le normative governative e sfruttare le opportunità di incentivi che aiutano il settore ad affrontare le preoccupazioni relative ai talenti, alla sostenibilità e alla continuità della supply chain.
Le sfide da superare
Chiaramente, si tratta di questioni che non possono essere affrontate da un singolo dirigente, azienda o paese. E queste sono solo sfide marginali rispetto alla ricerca da parte del settore di innovazioni per i semiconduttori avanzati: le imprese di ingegneria più complesse che costituiscono gli elementi costitutivi delle numerose tecnologie da cui dipendiamo nella nostra vita quotidiana. La collaborazione industriale all’interno e oltre i confini internazionali è fondamentale per superare questi ostacoli. Nel corso dei miei sette anni di mandato come presidente e Ceo di SEMI, abbiamo lavorato per costruire la principale piattaforma per la collaborazione globale nel settore dei semiconduttori per affrontare le opportunità e le sfide condivise. Sulla base delle indicazioni fornite dai rappresentanti delle aziende associate in merito alle principali preoccupazioni, SEMI ha istituito iniziative per concentrarsi su quattro sfide cruciali: sviluppo della forza lavoro, iniziativa di sostenibilità, iniziativa di gestione della supply chain e advocacy globale. Per il 2024, l’obiettivo di SEMI è di portare avanti ciascuna di queste iniziative chiave.
* presidente e amministratore delegato di Semi, associazione che comprende aziende coinvolte nella progettazione elettronica e nella filiera produttiva
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