Sistemi Agro-Fotovoltaici, il documento di Anie Rinnovabili

Il documento “I sistemi Agro-Fotovoltaici” sottoscritto da Anie Rinnovabili, Elettricità Futura e Italia Solare ha lo scopo di contribuire alla definizione di un Sistema Agro-fotovoltaico caratterizzato dalla compresenza dell’attività agricola ed energetica sulla medesima porzione di territorio, preservando la vocazione agricola del terreno

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agrofotovoltaico Anie Rinnovabili

Lo sviluppo del nuovo fotovoltaico in ambito agricolo riveste un ruolo cruciale nel percorso di decarbonizzazione, le cui tappe fondamentali sono scandite al 2030 e al 2050.

Il documento “I sistemi Agro-Fotovoltaici” sottoscritto da ANIE Rinnovabili, Elettricità Futura e Italia Solare ha lo scopo di contribuire alla definizione, condivisa da parte degli operatori di settore, di un Sistema Agro-fotovoltaico caratterizzato dalla compresenza dell’attività agricola ed energetica sulla medesima porzione di territorio, preservando la vocazione agricola del terreno.

Elettricità Futura rappresenta il 70% del mercato elettrico italiano e include oltre 500 imprese attive nella produzione e nella commercializzazione di energia elettrica da fonti convenzionali e rinnovabili, nella distribuzione, nella fornitura di servizi per il settore.  Italia Solare, che conta oltre 800 operatori, è invece l’unica associazione in Italia dedicata esclusivamente al fotovoltaico e alle integrazioni tecnologiche per la gestione intelligente dell’energia.

I Sistemi Agro-Fotovoltaici sono strumenti innovativi perché integrano la produzione di energia rinnovabile con le pratiche agro-zootecniche. Rappresentano, per l’agricoltura e l’energia, una strategia win-win di sviluppo e valorizzazione del territorio, in cui l’innovazione è data dalla commistione con le tecnologie del fotovoltaico e del sistema di monitoraggio, dall’uso efficiente della risorsa idrica, dall’impiego di strumenti di agricoltura digitale e di precisione. L’elemento di novità che emerge è l’integrazione settoriale delle attività: così come attraverso il superbonus l’edilizia si fonde con le tecnologie moderne di risparmio energetico, allo stesso modo con i sistemi agro-fotovoltaici l’agricoltura si coniuga le tecnologie rinnovabili innovative.

Il documento individua in modo puntuale la superficie non utilizzabile ai fini agricoli nelle due configurazioni oggi più diffuse: i sistemi elevati da terra e i sistemi interfilari. Il calcolo della superfice non utilizzabile ai fini agricoli è diverso nelle due categorie di sistemi agro-fotovoltaici individuati ed è coerente con il livello – comunque elevato – di continuità agricola garantito da ciascun modello.

Al fine di coadiuvare l’individuazione di un perimetro chiaro per questa tipologia di sistemi, il Paper individua i requisiti minimi e i requisiti incrementali (“plus”) che contraddistinguono diversi livelli di integrazione tra il settore agricolo e quello fotovoltaico. I requisiti minimi sono posti a garanzia sia dell’effettività dell’approccio sia della prevalenza nella destinazione dell’area alle attività del settore primario.

In funzione della categoria e del livello di integrazione progettato, e quindi alle esternalità positive generate, il documento suggerisce l’introduzione di strumenti che facilitino la diffusione di tali Sistemi sia in relazione alle procedure autorizzative sia ai meccanismi di supporto.


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