Infineon Technologies è sulla buona strada verso la neutralità della CO2 entro il 2030, per quanto riguarda le emissioni dirette e indirette legate all’energia (Scope 1 e 2). Dopo aver già ridotto finora queste emissioni del 56,8% rispetto all’anno base 2019, l’azienda si pone ora obiettivi ancora più ambiziosi coinvolgendo la catena di fornitura (Scope 3) negli sforzi aziendali per la protezione del clima.
“La decarbonizzazione è un principio guida per Infineon. Abbiamo fatto grandi progressi. Con il nostro impegno nel fissare un obiettivo basato sulla scienza, stiamo facendo il prossimo passo importante, aderendo allo standard globale ampiamente rispettato per affrontare il cambiamento climatico”, ha affermato Elke Reichart, Chief Digital Transformation Officer e responsabile della sostenibilità presso Infineon. “Stiamo invitando attivamente i nostri fornitori a unirsi a noi nel nostro viaggio stabilendo i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio. Per affrontare veramente il cambiamento climatico, la collaborazione lungo l’intera catena del valore, dati trasparenti e completi e standard globali sono fondamentali”.
Infineon ha raddoppiato i suoi ricavi dal 2019 e allo stesso tempo ha dimezzato le sue emissioni di CO2 (Scope 1 e 2). I principali fattori che contribuiscono alla riduzione delle emissioni sono le misure di efficienza energetica, le misure globali di riduzione dei PFC e il passaggio alle energie rinnovabili, che in proporzione forniscono il contributo maggiore. Nel 2023 Infineon raggiunge un altro traguardo fondamentale in questo senso. I due più grandi siti produttivi in Asia – Kulim e Melaka in Malesia – sono ora passati all’elettricità verde, in seguito al passaggio alle energie rinnovabili nei suoi siti europei e nordamericani rispettivamente nel 2021 e 2022.
L’iniziativa Science Based Targets (SBTi) funge da punto di riferimento per un’ambiziosa azione sul clima nel settore privato e fornisce alle aziende un percorso chiaramente definito per ridurre le emissioni di gas serra (GHG). Gli obiettivi sono considerati “scientifici” se sono in linea con le più recenti scienze climatiche al fine di raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi – limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali e perseguire sforzi per limitare il riscaldamento a 1,5°C. SBTi è una partnership tra il Carbon Disclosure Project (CDP), il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF).