Starday: perché la nostra è una distribuzione “alternativa”

Starday ha da sempre proposto al mercato fornitori e prodotti alternativi a quelli tradizionali. Questa strategia, come ci hanno spiegato i fondatori, si è rivelata vincente e ha portato la società fuori dai confini nazionali.

530
Starday

di Laura Reggiani

Distributore indipendente di componenti elettronici attivi, passivi ed elettromeccanici, presente sul territorio dal 1984, Starday ha da sempre focalizzato la propria attenzione sui clienti, attraverso una fornitura di prodotti e servizi di qualità e la proposta di soluzioni a specifiche esigenze, e sui fornitori, supportandoli nel loro ingresso sul mercato italiano e nella commercializzazione dei prodotti.

Franco Fiorini e Giulio Pastorello, i soci fondatori, ne sono da sempre alla guida, coadiuvati da qualche anno da Livio Azzoni, responsabile del marketing e delle vendite. Come ci spiegano, fin da subito l’obiettivo di Starday è stato quello di proporsi come “alternativa” qualificata e tecnologica, attraverso un’offerta di prodotto innovativa e di qualità, proveniente da fornitori “alternativi” ai top player. Con loro abbiamo parlato della società e del suo modello di business, dei risultati e dei piani di crescita per il futuro.

Starday fondatori
Franco Fiorini e Giulio Pastorello, i soci fondatori di Starday

Quali sono state le tappe fondamentali della società da quando è nata nel 1984? Come si è evoluta Starday in questi quasi 40 anni?

Starday è nata da un’idea che anticipava un’esigenza di mercato. Sono gli anni Ottanta, un periodo di grande sviluppo per l’elettronica e di massima esplosione della distribuzione di componenti. Come fondatori di Starday, ci siamo ritrovati in breve tempo a dover fornire molti più prodotti rispetto a quanto previsto, e il passaggio naturale è stato quello di dotarci di una nostra linecard che identificasse meglio l’azienda. La scelta è stata quella di premiare brand nuovi, che si approcciassero per la prima volta al mercato italiano e che necessitassero di un supporto per introdurre i prodotti sul mercato. In questi 40 anni questa strategia non è mai cambiata, anzi, si è rafforzata, così come non è mai cambiata l’essenza dell’azienda di proporre fornitori e prodotti alternativi a quelli esistenti.


L’articolo integrale è pubblicato sul Numero 8 di Elettronica AV


Chi è oggi Starday e qual è il suo modello di business? Quali sono i punti di forza e di differenziazione rispetto agli altri player?

Il modello di business di Starday è quello tipico di un distributore che considera le proprie case rappresentate dei partner strategici, da supportare in ogni richiesta ed esigenza. L’esperienza e la professionalità acquisite, la formazione continua dei nostri collaboratori, l’attenta valutazione e la qualificazione dei fornitori costituiscono poi gli elementi fondamentali che orientano da sempre tutte le attività di Starday. Senza dimenticare la nostra capacità di interpretare e di adattarci alle esigenze di un mercato in continuo cambiamento con la flessibilità e la reattività che ci contraddistinguono.

Come siete strutturati a livello commerciale? Chi sono i vostri clienti e che servizio si possono attendere da Starday?

In Starday operano una quarantina di persone, molte di loro dedicate alle attività commerciali. Abbiamo una rete di vendita organizzata sull’intero territorio italiano e in espansione anche sul mercato internazionale, che segue clienti importanti presenti anche fuori dai confini italiani, con cui lavoriamo prevalentemente con alcuni franchise con rapporti esclusivi. Siamo organizzati con due diverse figure commerciali a cui si affianca il supporto tecnico, nelle due macro-aree del nord e del centro-sud. Serviamo clienti di dimensioni diverse, che operano in settori differenti, fondamentalmente in ambito industriale, automotive e negli elettrodomestici. Siamo un distributore indipendente ma globale, in grado di supportare i piccoli clienti che necessitano di ridotte quantità di prodotto e che non hanno capacità di programmazione, ma vogliono accedere a uno stock locale, ma anche di soddisfare le esigenze dei grandi clienti globali che hanno produzioni importanti e plant produttivi in tutto il mondo, a cui spediamo a fronte di qualsiasi richiesta. Ai clienti offriamo servizi a reale valore aggiunto, come la possibilità di fare stock con una disponibilità di merce che non è virtuale, ma è reale e fisica, in un apposito spazio dedicato nel nostro magazzino. Oppure il kitting, attraverso la proposta di un kit completo di prodotti, che va oltre quelli presenti nella nostra linecard, grazie al supporto di partner che ci permettono di rispondere alle richieste più disparate dei clienti.

Un bilancio dell’andamento del 2020 e qualche previsione per il 2021. Quali sono i piani di sviluppo futuri di Starday e quali strategie metterete in campo per raggiungere gli obiettivi?

È stato un anno difficile per tutti, e come tutti abbiamo perso un po’ di fatturato e non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo proposti, pur riuscendo a difendere la nostra posizione nel mercato. La nostra buona situazione finanziaria, non solo ci ha permesso di superare indenni il 2020, ma anche di aprirci al 2021 con una serie di importanti investimenti in quello che per Starday, insieme allo stock, rappresenta il vero asset dell’azienda, ossia le risorse umane. Per questo, abbiamo introdotto in azienda nuove persone, persone giovani capaci di portare un cambiamento culturale e di essere di supporto ai piani di sviluppo che ci siamo prefissati per i prossimi cinque anni. Sempre in quest’ottica, abbiamo investito anche in un nuovo e più grande magazzino allo stato dell’arte, che ci supporterà nelle crescite future. “Customer-centric, solution provider e technology advisor”, in queste tre parole è sintetizzata la nostra strategia. Crediamo che ci sia poco da cambiare e pensiamo che per raggiungere gli obiettivi sia necessario solo continuare a fare bene quello che abbiamo sempre fatto, mantenendo il nostro ruolo di fornitore di prodotti di qualità, innovativi e alternativi. Con le acquisizioni degli ultimi anni, il mercato si è sempre più consolidato e i manufacturer di componenti si sono dimezzati; in questo scenario il nostro ruolo di introdurre sul mercato nuovi fornitori, che possano rappresentare per i nostri clienti una valida alternativa tecnologicamente avanzata a quanto è disponibile, è più che mai fondamentale.


L’articolo integrale è pubblicato sul Numero 8 di Elettronica AV


 

Articolo precedenteNXP, un’azienda in “pole position” per affrontare le sfide future
Articolo successivoTecnologia LpWan: la soluzione ideale per l’ambiente urbano

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui