Tech e occupazione: nel 2024 le big licenziano 280.000 persone

Il settore tech sta attraversando una fase critica per quanto riguarda l'occupazione. Nel 2024, a livello globale, 280.991 dipendenti delle grandi imprese tecnologiche hanno perso il lavoro

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pixabay Tech tagli personale

Nel 2024, a livello globale, 280.991 dipendenti del settore tecnologico hanno perso il lavoro. Oltre la metà di questi licenziamenti – 157.950 – sono stati annunciati da aziende statunitensi. Ad aprire la strada è stato il produttore di PC Dell, tagliando 18.500 posti di lavoro, seguito da Intel e Amazon, che hanno tagliato circa 15.000 unità ciascuno.

Sono numeri raccolti dal team di RationalFX, società di servizi operante nel settore finanziario e trading.   

I licenziamenti negli Stati Uniti 

Tutto il settore tecnologico, sulla scia di riduzione dei costi e rivalutazione delle priorità dopo anni di rapida crescita, si sta ridimensionando. Anche l’implementazione su larga scala di strumenti di intelligenza artificiale ha rimodellato le strutture aziendali, portando all’eliminazione di interi team.

La crisi della forza lavoro nel settore big tech sembra essere diventata la norma, tanto che dall’inizio del 2025 già più di 10.000 dipendenti del settore hanno perso il lavoro.

I licenziamenti negli Stati Uniti, anche in molte aziende della Silicon Valley, sono il risultato di un eccesso di assunzioni durante la pandemia e di un’inflazione elevata.

Ma ci sono altri fattori in gioco,  e i timori di recessione e la maggiore attenzione all’intelligenza artificiale sono solo due di questi. Molte aziende hanno annunciato piani di ristrutturazione volti ad aumentare l’efficienza e la redditività.

Tagli nonostante buone performance

È interessante notare che il 2023 e il 2024 sono stati estremamente redditizi per molte aziende che hanno registrato un aumento dei ricavi, utili record per gli azionisti ed espansione verso nuovi mercati.

Dell, ad esempio, ha visto i suoi ricavi crescere su base annua per tre trimestri consecutivi, con un aumento del 9,51% nel novembre 2024. Il suo profitto lordo, tuttavia, si è ridotto tra il 2023 e il 2024 di oltre 1,8 miliardi di dollari.

Amazon, invece, ha ottenuto buoni risultati su tutta la linea: le vendite nette sono cresciute dell’11% a 158,9 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024, l’utile operativo è aumentato del 55,6% a 17,4 miliardi di dollari e l’utile netto è cresciuto del 55,2% a 15,3 miliardi di dollari ( $ 1,43 per azione diluita, in crescita del 52,1%).

Allora perché le aziende tecnologiche licenziano le persone quando dovrebbero assumerle?

In effetti, nel settore tecnologico statunitense vengono costantemente creati nuovi posti di lavoro e vengono assunti dipendenti. Esiste tuttavia un’enorme differenza nel mercato del lavoro e nelle strategie aziendali rispetto a venti o dieci anni fa, poiché molte delle posizioni ora sono simili a lavori temporanei.

E man mano che le aziende passano a nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, alcuni posti di lavoro diventano ridondanti, anche se nel mentre vengono aperte nuove posizioni.

Che cosa è successo in Germania?

In Germania, molti dei licenziamenti sono stati anche il risultato di ristrutturazioni e investimenti in intelligenza artificiale. All’inizio del 2024, il gigante del software SAP con  ha annunciato un programma di ristrutturazione che dava “priorità alle aree di crescita strategica, inclusa l’intelligenza artificiale aziendale”.

Tuttavia, la società è stata criticata per aver così mascherato significativi tagli. Il numero esatto delle posizioni eliminate non è chiaro ma si ritiene che sia compreso tra 9.000 e 10.000. Secondo SAP, non tutti i dipendenti sono stati licenziati e ad alcuni sono state offerte posizioni “incentrate sull’intelligenza artificiale”.

Un altro fattore importante in Germania è stata la stagnazione economica, con il 2024 che è stato il secondo anno consecutivo di contrazione dell’economia. Il settore manifatturiero è caduto in una profonda crisi a causa dell’aumento dei prezzi dell’elettricità e del calo della domanda estera.

Ciò si è riflesso nei licenziamenti nel settore tecnologico, che lo scorso anno hanno quasi raggiunto i 20mila. Altre grandi aziende ad annunciare tagli di massa sono state Siemens (5.000 licenziamenti) e Infineon (1.400 licenziamenti).

Il caso della California

Come previsto dall’elevata concentrazione di aziende tecnologiche nello stato, lo scorso anno la California è stata al primo posto per i licenziamenti nel settore tecnologico statunitense, con 63.791 tagli. Questi rappresentano il 40,4% di tutti i licenziamenti tecnologici nel Paese e sono stati avviati da 127 aziende, tra cui Intel (15.100 licenziamenti), Cisco (9.600 licenziamenti), PayPal (2.500 licenziamenti), Unity (1.800 licenziamenti), Intuit (1.800 licenziamenti), Rivian (1.670 licenziamenti), Google (1.450 licenziamenti) e Broadcom (1.342 licenziamenti).

Quasi un quarto di tutti i licenziamenti nel settore tecnologico negli Stati Uniti, ovvero 36.681 riduzioni, sono stati annunciati da aziende con sede in Texas: la già citata Dell (18.500 licenziamenti), Tesla (14.000 licenziamenti) e Indeed (1.000 licenziamenti). Altri 23.761 licenziamenti riguardano aziende dello Stato di Washington, come Amazon (14.968 licenziamenti), Microsoft (4.985 licenziamenti) ed Expedia (1.500 licenziamenti).

Che cosa aspettarsi per il 2025

Osservando gli ultimi annunci aziendali, possiamo vedere che i licenziamenti nelle Big Tech continueranno nel 2025, anche se a un ritmo più lento. Dall’inizio dell’anno, almeno 11.299 dipendenti del settore hanno perso il lavoro, con le riduzioni maggiori annunciate da Meta, società madre di Facebook. Il Ceo Mark Zuckerberg ha annunciato che la società sta per tagliare circa il 5% della sua forza lavoro, ovvero circa 3.600 dipendenti, per via dei bassi risultati conseguiti.

Anche Microsoft ha annunciato licenziamenti legati alle prestazioni, che dovrebbero ridurre il proprio organico di circa 2.280 unità. Nel tentativo di semplificare le operazioni e ridurre i costi, Amazon ha affermato che eliminerà un “piccolo numero di ruoli” nel suo dipartimento di comunicazione. Parliamo, però, di circa 2.000 persone.

Nel resto del mondo

Naturalmente, anche le principali economie come Cina, India, Germania, Corea del Sud e Giappone hanno perso un numero significativo di posti di lavoro nel settore tecnologico, ma con numeri non paragonabili a quelli registrati negli Usa.

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