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Nel mondo sono migliaia le aziende riconducibili al settore della produzione elettronica in conto terzi. Ne presentiamo di seguito alcune, selezionate basandoci sui nomi di rilievo inseriti nelle classifiche globali e soffermandoci sulle realtà italiane di subfornitura elettronica più significative.
Bitron Group (Italia)
All’headquarter di Grugliasco (TO), il Gruppo è presente in Italia con centri di competenza e stabilimenti produttivi a Torino, Frosinone, Savona, Cuneo, Cormano (MI) e Dronero (CN), centri di ricerca & sviluppo a Venezia, Salerno e Reggio Emilia, e altre due sedi, una come Bitron Service e una come Bitron Unità Stampi, a Torino e Collegno (TO). Ha sedi anche in Spagna, Polonia, dove risiede il principale stabilimento della divisione elettronica, Turchia, Romania, Francia, Germania, Cina, Messico, Brasile e Stati Uniti. Nata nel 1955 per iniziativa di Enrico, Giovanni e Carlo Bianco, con un’attività di ribobinatura di motori elettrici e trasformatori, oggi Bitron è tra i primi 15 Ems europei e produce elettronica principalmente per i settori automotive, consumer e Hvac.
BYD Electronics (Cina)
BYD Electronics è un Ems con sede principale a Shenzen, che offre servizi di ricerca e progettazione, produzione e gestione della supply chain principalmente in quattro settori: smartphone e PC, dispositivi intelligenti, sistemi automatici intelligenti e dispositivi medici. Fondata nel febbraio 1995, l’azienda ha oltre 30 siti industriali in tutto il mondo. Lo scorso settembre ha annunciato che la sua controllata BYD Electronic acquisirà l’attività di produzione di dispositivi elettronici mobili di Jabil, con sede a Chengdu e Wuxi (Cina), per circa 2,2 miliardi di dollari. La capitalizzazione di BYD Electronics è di 134 miliardi di dollari.
Celestica (Canada)
Con headquarter a Toronto, Celestica è nata negli anni Sessanta come ufficio vendita e assistenza di Ibm e ha legato la sua storia a quella del colosso americano dell’informatica. Oggi l’azienda è un Ems a tutto tondo, che produce componenti per Oem attivi in diversi settori, dall’aerospaziale ai dispositivi sanitari, e offre servizi di design, ingegneria, assemblaggio, distribuzione e gestione dei processi post-vendita. Oltre che in Canada e negli Usa, Celestica è presente in Messico, Irlanda, Romania, Spagna, Cina, Hong Kong, India, Indonesia, Giappone, Filippine, Corea del Sud, Laos, Malesia, Singapore e Thailandia. Fino ai primi anni Duemila il Gruppo aveva una sede anche in Italia. Nel 2022 l’azienda ha dichiarato un ricavo totale di 7,25 miliardi di dollari, segnando un +29% rispetto all’anno precedente.
Ego Group (Italia)
Ego Group opera a livello nazionale e internazionale in tre siti produttivi: in provincia di Treviso e a Novigrad, in Croazia. Nata nel 2015, l’azienda cura il ciclo completo di fornitura, dall’acquisto dei componenti alla gestione delle commesse, dalla prototipazione al montaggio meccanico, fino al collaudo funzionale dei dispositivi e alla realizzazione di imballi specifici. I plant produttivi sono completamente intercambiabili fra loro e adottano le medesime tecnologie di lavorazione: linee di montaggio SMT e ispezione ottica automatica (AOI), linee di saldatura a onda per il PTH, attrezzature di testing ITC, stazione di reworking BGA, magazzini intelligenti completamente automatici, reparto per assemblaggio del prodotto finito e completamento plastico meccanico, con possibilità di effettuare lavorazioni speciali come verniciatura/coating, resinatura sottovuoto e costampaggio. Il fatturato di Ego Group supera i 22 milioni di euro.
Elemaster (Italia)
Elemaster produce elettronica per alcuni dei maggiori player a livello mondiale nei settori high-tech: ferroviario, medicale, avionico, automotive, automazione industriale ed energetico. Ha la propria sede centrale a Lomagna (LC), dove è attivo un sito di assemblaggio schede e apparati elettronici e dove lavorano circa 600 persone, ma è presente anche in Germania, Belgio, Francia, Romania, Usa, India, Cina e Tunisia. Nel mondo lavorano per Elemaster oltre 1.500 collaboratori. Nata nel 1978, l’azienda si propone come Mechatronics Service Provider e nel 2022 ha dichiarato un fatturato di 330 milioni di euro.
Fae Technology (Italia)
FAE Technology è una società benefit che opera nel design, nello sviluppo di PoC, nella progettazione industriale, nella prototipazione, nella produzione e nella fornitura di soluzioni nel settore dell’elettronica embedded. L’azienda bergamasca, con sede a Gazzaniga, in Val Seriana, è quotata dal novembre 2022 all’Euronext Growth Milan, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle Pmi ad alto potenziale di crescita. Le sue origini risalgono al 1991, quando fu fondata la Fae Fabbrica apparecchiature elettroniche, un laboratorio di produzione di schede. Oggi Fae lavora essenzialmente per i settori elettromedicale, aerospaziale, vending e, in generale, per il mondo IoT e robotica. Nel 2022 il suo fatturato è stato di 39,4 milioni di euro.
Flex (Usa)
Nata come Flextronics in California nel 1969 per rispondere alla domanda di circuiti stampati delle aziende della Silicon Valley, questo colosso americano, che prende il nome di Flex nel 2015, oggi è uno dei principali Ems al mondo, con un’offerta di servizi e soluzioni per l’intero ciclo di vita dei prodotti elettronici. Ha sede centrale a Austin, in Texas, ed è presente, oltre che negli Stati Uniti, in tutto il mondo. In Europa ha sedi in quasi tutti i Paesi e in Italia, in particolare, ha un Design Center a Milano, un sito a Somaglia (LO) e uno a Trieste. La multinazionale ha un fatturato di circa 30 miliardi di dollari.
HonHai Precision – Foxconn (Taiwan)
Fondato a Taiwan nel 1974 e quotata in borsa dal 1991, Hon Hai Technology Group (Foxconn) non ha bisogno di presentazioni: è il più grande produttore di elettronica al mondo, titolare di oltre 40mila brevetti e con un fatturato che supera i 200 miliardi di dollari. L’azienda ha centri di ricerca e sviluppo e siti in Cina, India, Giappone, Vietnam, Malesia, Repubblica Ceca, Stati Uniti. È l’unica azienda privata taiwanese premiata per cinque anni consecutivi nella Clarivate Top 100 Global Innovators. Il suo fondatore, Terry Gou, si è dimesso lo scorso settembre dalla carica di amministratore della società per “motivi personali”. Gou aveva già ceduto, quattro anni fa, la guida del Gruppo a Young Liu che, in qualità di presidente e Ceo, ha imperniato il business della multinazionale su tre settori – veicoli elettrici, salute digitale, robotica – e tre tecnologie chiave: IA, semiconduttori e comunicazioni di prossima generazione.
Jabil (Usa)
Nata nel 1966 per iniziativa di Bill Morean e James Golden, Jabil prende il nome dalla contrazione dei nomi propri dei suoi fondatori, che decretarono il successo dell’azienda, negli anni Settanta e Ottanta, lavorando essenzialmente per colossi come General Motors e Ibm. Oggi Jabil è un Ems con oltre 250mila dipendenti in 100 sedi in 30 Paesi e nell’ultimo anno fiscale ha realizzato un fatturato di 34,7 miliardi di dollari. Dallo scorso maggio, a capo della multinazionale c’è Kenny Wilson, che è succeduto a Mark Mondello, tuttora presidente esecutivo del CdA. Wilson è entrato in Jabil nel 2000 a Livingston, in Scozia, e ha poi guidato diverse aziende, arrivando da ultimo alla guida dell’organizzazione Green Point di Jabil in Asia.
Katek SE (Germania)
Con vendite pari a quasi 400 milioni di euro nella prima metà del 2023, Katek è uno dei principali Ems europei. Con i suoi 2.400 dipendenti il Gruppo, che costituisce la divisione Elettronica della holding Primepulse, offre una gamma di servizi che copre l’intero ciclo di vita degli assemblaggi e dei dispositivi elettronici: sviluppo, gestione dei materiali e dei progetti, produzione di componenti, test, logistica e servizio post-vendita. È presente in Germania a Lipsia, Memmingen, Grassau e Mauerstetten, e ha stabilimenti in Lituania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria e Canada. I settori per i quali Katek produce elettronica sono essenzialmente automotive, connettività, energia e salute.
Kitron (Norvegia)
Kitron è una delle principali società scandinave di servizi di produzione elettronica, presente in Norvegia, Svezia, Danimarca, Lituania, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, India, Cina e Stati Uniti. Fondata all’inizio degli anni Sessanta ad Arendal, in Norvegia, opera nei settori della connettività, dell’elettrificazione, dell’industria, dei dispositivi medici e della difesa/aerospaziale. L’azienda ha circa 3mila dipendenti e si avvale di oltre 35 linee di produzione SMT in stabilimenti che, complessivamente, coprono una superficie di oltre 100mila m2. Per i primi sei mesi del 2023 il fatturato è stato di 397 milioni di euro.
Lacroix Electronics (Francia)
Società di proprietà familiare, quotata in borsa, con un fatturato di 708 milioni di euro nel 2022, Lacroix progetta e produce apparecchiature elettroniche per clienti nei settori automobilistico, domotico, aerospaziale, industriale e sanitario. L’azienda è presente in 13 Paesi in quattro continenti e ha oltre 5.300 dipendenti. Come si legge nel messaggio istituzionale del suo Ceo Vincent Bedouin, Lacroix sviluppa “le apparecchiature elettroniche intelligenti dei clienti nella maggior parte dei settori dell’industria”.
New Kinpo Group (Taiwan)
Kinpo Group è stato fondato nel 1973. Ha sede a Taiwan e figura tra i primi player nel settore Ems e Odm (Original design manufacturing). Fanno parte del Gruppo Kinpo Electronics, Cal-Comp Electronics, AcBel Polytech e CastleNet. È presente negli Stati Uniti, in Cina, Thailandia, Malesia, Singapore, Brasile, Messico e Filippine.
Nortech Elettronica (Italia)
Dal 2006 Nortech è presente nel mondo dell’outsourcing elettronico, ma è nel 2010 che, a seguito dell’acquisizione di un ramo d’azienda di una società elettronica italiana, nasce come Nortech Elettronica. Come provider Ems, oggi l’azienda di Molinella (Bologna) ha un reparto Engineering in grado di fornire un supporto completo al cliente per ogni aspetto che riguarda Hardware e Software dei dispositivi elettronici e competenze di industrializzazione che garantiscono al progetto l’efficienza in fase di produzione e collaudo. Ferroviario e automotive sono i settori di provenienza dei principali clienti di Nortech.
Sanmina (Usa)
Sanmina fornisce soluzioni di progettazione, produzione e logistica end-to-end agli Oem dei settori industriale, medico, della difesa e aerospaziale, automobilistico, delle reti di comunicazione e delle soluzioni cloud. Fondata nella Silicon Valley nel 1980, ha il proprio headquarter a San Jose, in California. Nel 2022 ha registrato entrate per 7,92 miliardi di dollari. Ha circa 35.000 dipendenti che operano nelle sedi sparse in 20 Paesi di sei continenti.
TT Electronics (Regno Unito)
TT Electronics è un fornitore globale che lavora per gli Oem dei settori sanitario, aerospaziale, della difesa, dell’elettrificazione e dell’automazione. I prodotti che progetta e realizza nelle sue strutture nel Regno Unito, in America e in Asia. Proprio in questi due continenti il Gruppo ha annunciato la scorsa estate di volersi espandere: aprirà un nuovo stabilimento all’avanguardia a Mexicali, in Messico, e potenzierà le capacità della sua struttura esistente di Kuantan, in Malesia. Il nuovo stabilimento di Mexicali darà lavoro a circa 250 persone con una capacità fino a sei linee SMT altamente automatizzate, per produzione elettronica, assemblaggio di PCB, l’integrazione di sistemi e i test. L’espansione dello stabilimento malese, invece, prevede l’installazione di una nuova linea SMT ad alta velocità, sempre con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva. Nel 2022 il fatturato di TT Electronics ha superato i 600 milioni di sterline (quasi 700 milioni di euro).
USI (Cina)
Universal Scientific Industrial è un big cinese che fornisce servizi di progettazione, produzione, miniaturizzazione, soluzioni software e hardware industriali e servizi di approvvigionamento di materiali, logistica e manutenzione per diversi marchi di livello globale. Opera in Asia, Europa, America e Africa e ha 28 stabilimenti produttivi. Nel 2020 Usi ha acquisito Asteelflash, società che ha permesso al gruppo di ampliare la propria offerta, oggi rivolta ai settori della comunicazione wireless, del cloud e dello storage, dell’elettronica consumer, industriale, medicale e automobilistica. Nella prima metà del 2023 il suo fatturato ammontava a circa 3,5 miliardi di euro.
Videoton (Ungheria)
Videoton si definisce un fornitore multi-commodity di parti, moduli e assemblaggi per il settore dell’elettronica. Tra le sue competenze vi sono anche lo stampaggio a iniezione di materie plastiche, la lavorazione meccanica e il trattamento superficiale. La sua storia ha origine alla fine degli anni Trenta, ma la società, come la conosciamo ora, nasce nel 1991, quando viene privatizzata e acquisita dalla Banca di Credito Ungherese e da Euroinvest. A cavallo tra i due secoli si susseguono acquisizioni e dismissioni, fino ad arrivare agli ultimi anni, che vedono l’azienda ungherese rafforzare le relazioni commerciali nei mercati più dinamici e innovativi e registrare, nel 2021, il fatturato record di 605 milioni di euro.
Wistron (Taiwan)
Con un fatturato 2022 di 32 miliardi di dollari, la taiwanese Wistron Corporation è il quarto Ems al mondo secondo la classifica di Manufacturing Market Insider. Si definisce un Technical Services Provider che si occupa di progettazione, produzione, servizi e sistemi di prodotti per marchi che operano in tutto il mondo. Opera in Usa, Messico, Brasile e in diversi Paesi asiatici. In Europa è presente con un sito produttivo e di servizi in Repubblica Ceca e con un centro servizi in Turchia. I centri di R&D sono in California e a Taipei, dove ha sede anche l’headquarter.
Zollner (Germania)
Con oltre 55 anni di esperienza nei servizi di produzione elettronica, Zollner Elektronik è il primo Ems europeo tra i Top player del settore, nato negli anni Sessanta per iniziativa Manfred Zollner, titolare di un negozio di elettronica a Zandt. Il gruppo tedesco fornisce servizi sia individuali sia a 360 gradi lungo tutto il ciclo di vita del prodotto: dall’idea allo sviluppo e alla consulenza, alla produzione e alla gestione della catena di fornitura al servizio post-vendita. È presente con 24 sedi in Germania, Svizzera, Ungheria, Romania, Tunisia, Costa Rica, Cina, Hong Kong e Stati Uniti, dove nel 2022 è stato acquisito il business EMS della società statunitense Electronic Instrumentation and Technology (EIT).
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